“La radio è di parola” è il titolo dell’iniziativa aperta ai giovani dai 18 ai 28 anni L’iscrizione ègratuita. Basterà inviare un file audio del proprio intervento.
Per celebrare il centesimo anniversario del premio Nobel per la Fisica a Guglielmo Marconi Radio 1 Rai e “Il ComuniCattivo” di Igor Righetti promuovono il premio “La radio è di parola” aperto a tutti gli studenti universitari, delle scuole superiori (purché maggiorenni) e ai giovani fino a 28 anni con in palio, per i primi sei classificati, una co-conduzione di una puntata di alcuni programmi di Radio 1. Le sezioni sono sei: musica, sport, cultura, news, costume e società, ambiente e scienza. L’obiettivo è quello di offrire una opportunità di crescita umana e formativa ai tanti giovani che vedono nella radio uno strumento importante di comunicazione.
L’iniziativa, sostenuta dal direttore di Radio 1 Antonio Preziosi e dal direttore della divisione radiofonia della Rai Bruno Socillo, è ideata dal giornalista e docente di Linguaggi radiotelevisivi all’Università di Roma Tor Vergata Igor Righetti, direttore artistico del premio e ideatore del “ComuniCattivo”, primo programma di infotainment (informazione e intrattenimento) di Radio 1 dove è nato e cresciuto per poi espandersi anche su altri mezzi di comunicazione come tv, web ed editoria. Tramite un’iscrizione on-line gratuita che potrà essere fatta sui siti www.radio1.rai.it e www.ilcomunicattivo.rai.it gli aspiranti conduttoripotranno inviare una e-mail con allegato un file audio in formato mp3 della durata di massimo 2 minuti contenente l’inizio del loro intervento radiofonico in base al loro stile e alla loro personalità. Durante l’iscrizione potrà essere scelta la sezione alla quale partecipare.
Le iscrizioni si chiuderanno il 15 febbraio 2010.
I file audio dei giovani aspiranti conduttori passeranno al vaglio di una giuria di qualità composta dal direttore di Radio 1 Antonio Preziosi (presidente), dal direttore della divisione radiofonia della Rai Bruno Socillo, dal caporedattore speciali e rubriche Angela Mariella, da direttori di giornali, da noti giornalisti, speaker e critici radiofonici e da direttori del doppiaggio. La valutazione si baserà sulla qualità del testo presentato e terrà in considerazione il livello linguistico, la pertinenza all’argomento scelto, la tecnica di conduzione, timbro e dizione.
“La tv a differenza della radio – spiega Igor Righetti – sforna a getto continuo volti nuovi provenienti da reality o talentshow. La radio, invece, vede invecchiare le proprie voci o spesso le prende in prestito dalla tv. Con questo premio si offre la possibilità a tanti giovani di proporsi sulla prima radio italiana”.
- 15 Gennaio, 2010
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