FONTE ARTICOLO: https://web.uniroma2.it/it/contenuto/la-corte-costituzionale-nella-societ-giuliano-amato-e-donatella-stasio-a-roma-tor-vergata
Presentazione, alla presenza degli autori, del libro Storie di diritti e di democrazia. La corte costituzionale nella società, uscito per Feltrinelli nell’ottobre 2023. L’evento è ospitato mercoledì 6 marzo h 10 nella macroarea di Lettere e filosofia Auditorium Ennio Morricone.
Partendo dalla convinzione che in Italia “la Corte costituzionale è una semisconosciuta”, il presidente emerito della Consulta Giuliano Amato e la giornalista Donatella Stasio che per cinque anni ha diretto il servizio comunicazione della Corte, e ne è stata anche portavoce, hanno raccolto in una pubblicazione il racconto di quando e in qual modo la Corte si è aperta all’opinione pubblica, alla società italiana. L’apertura di questo organo costituzionale (tra i meno conosciuti dai cittadini, nonostante i suoi poteri) è avvenuta attraverso un “viaggio”, tra il 2017 e il 2022, iniziato dalle carceri e dalle scuole, alla luce della necessità di “conoscere e farsi conoscere” come amava ripetere il presidente della Consulta negli anni 2018-2019 Giorgio Lattanzi.
Guidati dal giornalista Giuseppe Federico Mennella, professore di Deontologia della professione giornalistica del corso di laurea magistrale in Scienze dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria, gli autori ripercorrono gli atti significativi di apertura e comunicazione della “Corte (che) “mette in comune” con la società civile esperienze e saperi, in un rapporto che non è mai a senso unico”. Con lui anche il giornalista Marco Damilano, docente a Roma Tor Vergata di Giornalismo politico, il presidente emerito della Corte costituzionale Giancarlo Coraggio e la studentessa Greta Baldini.
Come si legge nella presentazione del volume: “La cittadinanza ha il diritto di conoscere e di capire, e chi amministra giustizia in nome del popolo non può sottrarsi alla responsabilità di spiegare e di farsi capire. Che non è una prerogativa esclusiva di chi fa politica, né un compito da delegare a terzi, né un mezzo per guadagnare consensi. È un dovere di ogni potere dello Stato”.
Aprono la giornata i saluti istituzionali del rettore Nathan Levialdi Ghiron, del direttore del dipartimento di Studi letterari e filosofici Lorenzo Perilli, della prorettrice alla Comunicazione Lucia Ceci, della coordinatrice del corso di laurea magistrale in Scienze dell’informazione, della comunicazione e dell’editoria Carmela Morabito.
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